Ecco cosa dice la Suprema Corte di Cassazione (sentenza 39615/2022), che ha annullato la sanzione amministrativa comminata ad una società in accoglimento del ricorso, con riferimento ad un sinistro occorso ad un lavoratore.
La Suprema Corte evidenzia che compete sempre al Pubblico Ministero la prova che l’assetto organizzativo dell’impresa si ponga in rapporto di mezzo a fine con riferimento al reato presupposto.
Non basta la mera mancata adozione dei modelli di organizzazione e gestione (art. 6 e 7 Dlgs 231/2001 e art. 30 Dlgs 81/2008), occorre, infatti, che venga data specifica prova che il “mancato assetto organizzativo” abbia in concreto inciso sulla verificazione del reato presupposto.
Ecco cosa dice la Suprema Corte di Cassazione (sentenza 39615/2022), che ha annullato la sanzione amministrativa comminata ad una società in accoglimento del ricorso, con riferimento ad un sinistro occorso ad un lavoratore.
La Suprema Corte evidenzia che compete sempre al Pubblico Ministero la prova che l’assetto organizzativo dell’impresa si ponga in rapporto di mezzo a fine con riferimento al reato presupposto.
Non basta la mera mancata adozione dei modelli di organizzazione e gestione (art. 6 e 7 Dlgs 231/2001 e art. 30 Dlgs 81/2008), occorre, infatti, che venga data specifica prova che il “mancato assetto organizzativo” abbia in concreto inciso sulla verificazione del reato presupposto.