Cons. giust. amm. Sicilia sez. consult., 22/11/2023, n.464 I lavori per la costruzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili devono iniziare entro tre anni dal rilascio del titolo abilitativo

L'art. 15, comma 2, quarto periodo, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, per come modificato dall'art. 7-bis, comma 1, d.-l. 17 maggio 2022 n. 50, conv., con mod., nella l. 15 luglio 2022 n. 91, fissa in tre anni, decorrenti dal rilascio del titolo abilitativo, il termine per l'inizio dei lavori per la costruzione degli impianti

T.A.R. Salerno, (Campania) sez. II, 03/01/2024, n.73 Illegittimo il rigetto dell’autorizzazione paesaggistica di pannelli fotovoltaici basato sulla compromissione delle visuali panoramiche

È illegittimo il provvedimento di rigetto dell'autorizzazione paesaggistica di otto pannelli fotovoltaici, ove la Soprintendenza si sia limitata a inferire, in via automatica e apodittica, dalla mera circostanza della prevista installazione di pannelli fotovoltaici, l'alterazione dell'equilibrio paesaggistico del contesto territoriale di riferimento, in termini di generica compromissione delle visuali panoramiche prospettanti sugli elementi vegetazionali e orografici

T.A.R. Torino, (Piemonte) sez. II, 02/04/2025, n.576 Interpretazione di danno paesistico-ambientale nel contesto di opere svolte senza il dovuto permesso

La mancanza di un danno paesistico-ambientale non coincide con tutte le ipotesi nelle quali si abbia un parere che attesti la compatibilità paesaggistica delle opere eseguite, essendo il parere della Soprintendenza […] presupposto indefettibile per lo stesso avvio del procedimento di accesso alla sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione. Ciò in continuità con l'orientamento secondo cui l'anzidetta sanzione: ›

2025-09-14T13:52:26+00:00September 14th, 2025|Categories: Ambiente|Tags: |

Tribunale Frosinone, 09/05/2025, n.164 Superamento accidentale dei limiti di scarico in impianto di depurazione: assenza di colpa e responsabilità penale esclusa in presenza di tempestive denunce e rispetto degli obblighi di monitoraggio

Nel caso di superamento temporaneo e accidentale dei limiti di concentrazione di inquinanti in un impianto di depurazione, tale condotta non configura responsabilità penale a carico del gestore quando il superamento sia riconducibile a scarichi anomali provenienti da terzi, tempestivamente denunciati, e quando il gestore abbia adempiuto puntualmente agli obblighi di monitoraggio e controllo prescritti

2025-09-14T13:11:38+00:00September 14th, 2025|Categories: Ambiente|Tags: , |

Corte giustizia UE sez. X, 01/08/2025, n.461 La consultazione del pubblico interessato ad un progetto ambientale non implica automaticamente un diritto di replica

La direttiva n. 92/2011/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, come modificata dalla direttiva 2014/52/UE, deve essere interpretata nel senso che essa non osta a una normativa di uno Stato membro secondo la quale, nell'ambito di una procedura di valutazione dell'impatto ambientale di un progetto soggetto a tale direttiva, le autorità

2025-09-14T13:08:27+00:00September 14th, 2025|Categories: Ambiente|Tags: |

CORTE EUROPEA DIRITTI DELL’UOMO SEZ. I, 05/05/2022, N.4642 L’ITALIA HA VIOLATO IL DIRITTO ALLA TUTELA GIURISDIZIONALE EFFETTIVA OMETTENDO DI INTRODURRE RIMEDI GIURISDIZIONALI CHE PERMETTANO DI OTTENERE MISURE DI RISANAMENTO RISPETTO AI DANNI PROVOCATI DALL’ILVA DI TARANTO

L'assenza di misure necessarie per evitare le emissioni da parte dell'acciaieria Ilva ha avuto effetti molti negativi sulla vita dei dipendenti dello stabilimento e dei residenti della zona di Taranto e, di conseguenza, lo Stato ha violato l'articolo 8 della cedu che assicura il diritto al rispetto della vita privata. L'assenza di rimedi giurisdizionali, che

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