Si segnala importante sentenza della Corte di Giustizia UE che fa applicazione sostanziale ed estensiva dei principi già enunciati dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 9479/2023  solo con riferimento ai decreti ingiuntivi non opposti.
Al contrario la sopravvenuta sentenza del 24.06.2025 della Corte di Giustizia UE esprime medesimi principi sostanziali con riferimento ai mutui, aprendo un varco importante con riferimento a tutta la giurisprudenza che sino ad oggi ha inteso fare applicazione della Direttiva n. 93/13/CEE ma solo con riferimento ai procedimenti monitori.
In particolare la citata sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea fissa i seguenti principi:
“49 In primo luogo, occorre ricordare che il sistema di tutela istituito con la direttiva 93/13 si fonda sull’idea che il consumatore si trova in una posizione di inferiorità nei confronti del professionista per quanto riguarda sia il potere negoziale sia il livello di informazione (sentenza del 17 maggio 2022, Ibercaja Banco, C-600/19, EU:C:2022:394, punto 35 e giurisprudenza citata).
50 In tale contesto, e per garantire il livello elevato di protezione dei consumatori enunciato all’articolo 38 della Carta, il giudice nazionale è tenuto ad esaminare, anche d’ufficio, la natura abusiva di una clausola contrattuale che ricade nell’ambito di applicazione della direttiva 93/13…
51 Poiché l’articolo 6, paragrafo 1, di tale direttiva prevede che le clausole abusive non vincolano i consumatori, i giudici nazionali sono parimenti tenuti a disapplicare tali clausole affinché non producano effetti vincolanti…
60 Al fine di garantire l’effettività della tutela voluta dalla direttiva 93/13, la Corte ha sottolineato l’importanza, per il giudice nazionale adito, di disporre del potere di adottare provvedimenti provvisori che consentano di sospendere un procedimento illecito di esecuzione forzata o di bloccarlo, tanto più quando si tratta di un procedimento di esecuzione forzata di una garanzia ipotecaria che potrebbe portare all’estromissione del consumatore e della sua famiglia dall’abitazione dove dimorano, essendo il diritto all’abitazione un diritto fondamentale garantito dall’articolo 7 della Carta di cui tale giudice deve tener conto nell’attuazione di tale direttiva (v., in tal senso, sentenza del 9 novembre 2023, Všeobecná úverová banka, C-598/21, EU:C:2023:845, punto 85 e giurisprudenza citata).