IL CONSIGLIO DI STATO CI DA ANCORA UNA VOLTA RAGIONE! E’ STATO FISSATO IL PRINCIPIO DELLA SOPRAVVENUTA CARENZA DI INTERESSE PER MANCATA TEMPESTIVA IMPUGNAZIONE DEGLI ATTI DELLA PROCEDURA, RIFORMANDO LA SENTENZA DEL TAR, DANDO RAGIONE AL DIRETTO INTERESSATO! SENTENZA N. 663/2023 #nevergiveup

Ecco uno stralcio della sentenza: "....12. Seguendo la tassonomia propria delle questioni (secondo le coordinate ermeneutiche dettate dall'Adunanza plenaria n. 5 del 2015), in ordine logico è prioritario l'esame della questione di natura processuale concernente lasussistenza dei presupposti e delle condizioni per la proposizione e la procedibilità del ricorso di primo grado e dei successivi

IL DIFETTO DI RAPPRESENTANZA SOSTANZIALE E’ SEMPRE SANABILE ANCHE NEL PROCESSO IN OGNI STATO E GRADO. COSI’ DICE LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE. Cassazione civile sez. un., 21/12/2022, (ud. 11/10/2022, dep. 21/12/2022), n.37434.

E' possibile agire nell'interesse e nel nome altrui. Ciò frequentemente accade per la volontà negoziale dei privati. Può, poi, trattarsi di rappresentanza organica di soggetto diverso dalla persona fisica, a sua volta distinta da un collegamento pubblicistico (rappresentanza dello Stato, di enti statuali ed enti locali, territoriali o meno) o da un collegamento privatistico (basti

Consiglio di Stato sez. V, 22/12/2022, n.11200 NATURA LESIVA E CONSEGUENTE IMPUGNABILITA’ DEI PROVVEDIMENTI ANAC CHE CONTENGONO VINCOLI PUNTUALI.

Quando le deliberazioni dell’ANAC contengono vincoli conformativi puntuali alla successiva attività dei soggetti vigilati, in capo ai quali non residuano facoltà di modulazione quanto al contenuto e all’estensione, rappresentano provvedimenti lesivi nei confronti dei quali va garantita la tutela del diritto di difesa del destinatario (art. 24 Cost.). Nella specie il collegio ha ritenuto impugnabile

ANCHE OGGI UNA VITTORIA! IL TRIBUNALE PRENDE ATTO DELLA PRONUNCIA DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE ACCOGLIENDO L’ECCEZIONE DI DIFETTO DI GIURISDIZIONE DA NOI SOLLEVATA NELL’AMBITO DI UN GIUDIZIO COINVOLGENTE UN CONSORZIO PER LE OPERE DI URBANIZZAZIONE E ALCUNI SOGGETTI PUBBLICI.

Con ordinanza del Tribunale di Roma depositata in data 16.12.2022 Il Giudice incaricato ha così disposto:"... sciolta la riserva assunta a verbale d’udienza del 15-11-2022; rilevato che nelle more del suddetto processo civile è intervenuta l’Ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 21768/2021 che ha dichiarato la giurisdizione del giudice amministrativo innanzi al

CORTE GIUSTIZIA UE SEZ. IV, 19/05/2022, N.569 HA DIRITTO ALLA RIAPERTURA DEL PROCESSO L’IMPUTATO CONDANNATO IN CONTUMACIA CHE NON SI SIA VOLONTARIAMENTE SOTTRATTO ALLA GIUSTIZIA

In tema di processo “in absentia”, qualora sia impossibile reperire l'imputato, questi può essere giudicato o condannato in contumacia purché gli venga riconosciuto, successivamente, il diritto di ottenere la riapertura del processo ovvero un mezzo di ricorso giurisdizionale idoneo a determinare, in sua presenza, un nuovo esame del merito del procedimento, salva l'ipotesi in cui

ONERE DELLA PROVA INCOMBENTE ALL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA ALLA LUCE DEI PRINCIPI DEL CONTRADDITTORIO E DEL GIUSTO PROCESSO (ART. 111 COST E 47 CARTA DIRITTI FONDAMENTALI). LA NUOVA FORMULAZIONE DELL’ART. 7 COMMA 5 BIS DEL PROCESSO TRIBUTARIO, COME PRINCIPIO RICOGNITIVO DI GARANZIE COSTITUZIONALI ED UNIONALI GIA’ ESISTENTI.

La legge 130/2022 ha modificato l'art. 7 comma 5 bis del Dlgs 546/1992 in materia di processo tributario, stabilendo testualmente:" L'amministrazione prova in giudizio le violazioni contestate con l'atto impugnato". In tale contesto l'Amministrazione finanziaria non può "adagiarsi" su interpretazioni "acritiche/cartolari" non supportate da specifici elementi di prova, limitandosi a rideterminare il reddito di società

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